Terapia manuale osteopatica

La terapia manuale osteopatica è l’applicazione del ragionamento clinico osteopatico all’intervento manuale terapeutico effettuato sul corpo del/la paziente.
L’osteopatia in America è una specializzazione medica. L’innovazione portata dall’osteopatia in ambito sanitario è il concetto di globalità, cioè la presa in considerazione degli equilibri (e squilibri) di tutto il corpo e della loro influenza sul sintomo che si sta manifestando. Questo tipo di ragionamento clinico ha trovato applicazione anche alla terapia manuale praticata a livello riabilitativo e fisioterapico. In Italia i laureati in Fisioterapia apprendono le tecniche manuali osteopatiche attraverso corsi di specializzazione post-laurea.

La tecnica Strain Counterstrain è un approccio manuale osteopatico che prevede riposizionamenti passivi effettuati dal Terapista in modo non doloroso e non traumatico per il/la paziente. La correttezza delle posizioni di rilascio in cui viene portato/a il/la paziente è verificabile dal Terapista monitorando con le dita punti superficiali caratterizzati da una particolare densità detti Tender Point, che sono specifici per ogni disfunzione ed area anatomica. Anche i pazienti possono verificare istantaneamente l’efficacia delle posizioni attraverso la riduzione della sensazione di dolore e di tensione.

L’uso terapeutico di Strain Counterstrain comprende sia i traumi acuti che i dolori cronici, sintomi post-chirurgici, in gravidanza e post-partum.

La frequenza dei trattamenti deriva dal quadro clinico, ma anche dall’esperienza dell’operatore: più precisa è la valutazione iniziale, più corretto sarà il piano terapeutico e, di conseguenza, più mirato sarà l’intervento. Non sono necessarie molte sedute per valutare l’efficacia della tecnica.

Per approfondimenti sulla Tecnica Strain Counterstrain questo è il sito dell’ente di formazione in Italia https://www.jiscs.it/index.html