Utilizzo tecniche indirette ed indolori, cioè non forzo i tessuti, ma cerco di accompagnarli fuori dalla disfunzione e ti coinvolgo nella comprensione del tuo dolore.
Il dolore fisico è espressione del sistema nervoso, quindi è con il sistema nervoso che bisogna dialogare.
Questo si fa attraverso i recettori e le terminazioni nervose distribuiti nei tessuti e nei livelli del corpo, rispettando le loro soglie di attivazione, conoscendo i fattori infiammatori predisponenti ed in generale i meccanismi neurofisiologici del dolore neuro-muscolo-scheletrico.
Il dolore fisico va capito, perché ha una sua funzione.
Il sistema nervoso è dotato di meccanismi (di attivazione, permanenza, latenza, disattivazione) e soprattutto non ama essere provocato, perché a stimoli per lui negativi reagirà con meccanismi di contrazione riflessa chiudendo l’accesso al corpo.
In riabilitazione, il sistema nervoso è la chiave che apre (o limita) le possibilità: se è vero che non possiamo andare contro l’eccessiva usura o la lesione della materia, è anche vero che tutto ciò che è possibile ripristinare, riprende a funzionare. Il ripristino completo della funzionalità quindi può avvenire in assenza di danno, quando i tessuti scorrono, i liquidi circolano, i recettori del dolore si resettano.
Per me, il far funzionare al suo meglio il corpo è qualcosa che dobbiamo a noi stessi.
Desidero conoscere la tua visione e le tue sensazioni circa il tuo problema neuro-muscolo-scheletrico, perché so bene che il sistema nervoso in presenza di dolore o blocchi fisici si sovraccarica anche a livello emotivo*. Cercherò di identificare e quindi di aiutarti a capire quale tessuto o tessuti stanno emettendo il segnale dolorifico, le sue cause e le strade per uscirne, in modo che tu in prima persona comprenda e possa iniziare a calmarti, nella consapevolezza che stiamo guardando il problema e cercando insieme le soluzioni più efficaci. Se stai affrontando una situazione complessa, in cui il tuo corpo è sottoposto a molto dolore, potrebbe servire tempo e quindi pazienza. Inoltre potrebbe non essere possibile trattarti in acuto, ma attendere che il livello di infiammazione scenda.
Il mio approccio lavorativo non prevede di ottenere un risultato a qualsiasi costo.
Ci sono alcuni casi in cui se il dolore è troppo, il corpo non vuole essere toccato, perché i recettori periferici ed il sistema nervoso sono in un’allerta tale da non essere più responsivi alla terapia manuale, anche se dolce come quella che applico io. In queste situazioni è fondamentale il confronto col medico per definire un differente approccio terapeutico.
Se vuoi approfondire quello che ho scritto, contattami.
*Ovviamente, essendo il sistema nervoso unico sia per la parte fisica che per quella emotiva, è vero anche il contrario. Te ne parlo qui.